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Progetti 3D per la costruzione di armi: la giustizia Usa ha dato il via libera


 

Se la stampa 3D ha rivoluzionato il mondo delle applicazioni medicali, dell’automotive e dell’oggettistica in genere, la decisione odierna degli USA di poter condividere i progetti 3D per la costruzione di armi rischia di creare una polemica di dimensioni globali. Ma andiamo con ordine. La questione è delicata e tiene banco ormai da qualche anno: è giusto consentire a chiunque di creare e divulgare senza alcun limite i progetti 3D per la riproduzione delle parti che compongono una pistola? Oppure alle autorità dev’essere attribuito il potere di impedire la pratica, al fine di tutelare la collettività?

Negli Usa, dove è nata e cresciuta la polemica, i sostenitori dell’arma da fuoco stampata in 3D hanno festeggiato la decisione del Dipartimento di Giustizia che ha giudicato legale la distribuzione del file: nel nome della libertà d’espressione non si può vietare la circolazione dei file. Ha esultato Cody Wilson, tra i principali esponenti del movimento e fondatore del sito DEFCAD, una piattaforma (al momento offline) dove chiunque può caricare o scaricare i file in grado di dare origine ad un caricatore, l’impugnatura o il grilletto di una pistola stampati in 3D. Il primo modello, condiviso nel 2013 proprio da Wilson, è l’ormai celebre Liberator, distribuito attraverso i circuiti P2P.

In quel caso il Dipartimento di Stato americano ne aveva richiesto la rimozione del file, ma senza grande successo. Wilson infatti era ricorso subito in appello appellandosi al primo emendamento che tutela la libertà d’espressione. Ora, in seguito ad un accordo tra le parti, la normativa vigente sull’esportazione delle armi da fuoco è stata modificata affinché i progetti 3D per la costruzione di armi possano essere condivisi senza incorrere in sanzioni.

La diatriba legale potrebbe però non finire qui: alcune associazioni e organizzazioni a stelle e strisce si sono già detto pronte a contrastare quella che potrebbe essere la vera rivoluzione della stampa 3D del 2018. Anche l’opinione pubblica americana sembra essere spaccata sull’argomento, in particolare su un tema così delicato per un territorio dove gli episodi di natura tragica legati ad un utilizzo irresponsabile delle armi si verificano con preoccupante periodicità.


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